lunedì 26 febbraio 2007

neve sopra e sotto

...quelle giornate in cui tutto ti dice...stai a letto. Il blocco del traffico, un cielo plumbeo da non lasciar speranze e la sveglia che ti guarda nel buio alle 7. Ci vogliono complici per decidere e purtroppo, mi dico, ne ho. Così si va lo stesso: meta una camminata in montagna a 1600 metri con le racchette da neve. Zaino, viveri, sonno ed eccoci in autostrada verso la Val Formazza. Piove e, le previsioni non sbagliano, a 1400 metri le gocce deprimenti si trasformano in neve. Ormai siamo in ballo e nessuno parla di ritirata. Vacilliamo solo davanti ad un cartello che parla di polenta e spezzatino in una trattoria.Ma è solo un attimo di sbandamento, come quello della macchina sui tornanti imbiancati. La vestizione: scarponi, ghette,zaino, cappello di lana, tutto sotto la mantella stile alpini della ritirata di Russia. Racchette ai piedi e la spinta dei bastoncini, capisco subito che rimanere a casa sarebbe stato un delitto. L'Alpe Devero è un pezzo di grande Nord, con abeti, prati e ogni cosa bianchissima.
Chiacchierando e facendo lunghi silenzi si avanza e si sale tra baite da presepio fino ad un lago che non c'è. E' una distesa candida che si confonde col resto. In certi momenti non ci si vede per il fitto fioccare e alla una i panini e il caffè del termos ce li prendiamo sotto lo spiovente di un casolare.Di un giorno come questo, nel ronzio dell'auto al ritorno, ricordo il rumore dei passi scricchiolanti e il fiato che si confonde con i fiocchi. Basta e, davvero, avanza.

giovedì 15 febbraio 2007

onde nebbie

Che non sia
l'ossessione
di mille canti
senza amore.
Di sirene
spostate
di getto
da una prua
a un dolore.
Fiammeggianti
nella nebbia
di mare

sabato 3 febbraio 2007

pane

Il vento
di una neve
da chissà dove
sparge
agli angoli
un filo
di pane
nella notte.
Lievitano attese
nei cuori
di chissà chi