La morte
colpisce
la morte capisce
se vale
la pena
di continuare
o se
una mano
dolce-pesante
ti può portare
lungo
una riva
di qualche mare
giovedì 4 ottobre 2007
domenica 30 settembre 2007
Brasile, povertà e dolcezza
Waldemar e Regina stanno tra i bambini della favela vicino a Rio. E i piccoli si portano appresso i più grandi, già segnati dalla scommessa di sopravvivere comunque, e le mamme adolescenti, e i vecchi. Loro due fanno cose da giganti in punta di piedi, e ogni tanto vengono a raccontarcelo. Ringraziano,per il poco aiuto che da qui li sostiene, e riescono a comunicarci di miseria e violenza con la delicatezza non arrabbiata di chi è umile. Preferiscono farlo a cerchio in una casa,dove la generosità di Sandra e Chicco non pone limiti agli inviti, e sul tavolo arriva da tutti la cena per tutti. Anche tre ragazze del Liceo portano le torte, non conoscono nessuno ma presto staranno bene con gli altri. Hanno saputo di Waldemar e Regina attraverso le foto e le storie di Marta e Francesca, due compagne un po' più grandi che hanno trascorso un agosto in quel Brasile,piombate in classe per lezioni diverse dalle solite. Ora,anche se la maturità è alle spalle da tre mesi, hanno voluto esserci, abbracciare due persone normalmente fantastiche e cedere, almeno con il cuore, al loro invito "Vi aspettiamo, venite". Adesso per Vale, Cristina e Dani si è compiuto un altro leggero passo in più per quel che vorranno essere in futuro. Una riconferma, su due volti veri e luminosi,di qual è la direzione, indipendentemente da dove saranno e cosa faranno.
giovedì 13 settembre 2007
...e..
..ed io burattinaio di parole,
perchè mi perdo
dietro un primo sole,
perchè mi prende
questa assurda nostalgia
('Samantha', Guccini)
perchè mi perdo
dietro un primo sole,
perchè mi prende
questa assurda nostalgia
('Samantha', Guccini)
tra un canto
Il sapore
del vento
è qualcosa
di speciale
a metà
tra un canto
i capelli
e le ali.
Il sapore
di chi ascolti
respirare
del vento
è qualcosa
di speciale
a metà
tra un canto
i capelli
e le ali.
Il sapore
di chi ascolti
respirare
profondo lontano
Te la ritrovi
cambiata
tra le mani.
Come cambia
una persona
inseguendo
strani fantasmi,
sbiadisce o vola
cambia
e non la trovi
e non sa
se sia sola
a raggiungere
piano piano
il suo
profondo lontano
cambiata
tra le mani.
Come cambia
una persona
inseguendo
strani fantasmi,
sbiadisce o vola
cambia
e non la trovi
e non sa
se sia sola
a raggiungere
piano piano
il suo
profondo lontano
mercoledì 29 agosto 2007
pirenei
Camminare per la prima volta sui Pirenei ha qualcosa insieme di folgorante e antico. Sono quei nomi magici (Annibale e il Tour de France, le legioni di Roma e i Baschi, i Càtari arroccati e cancellati, il vento d'Atlantico e gli zaini verso Santiago) che si pensa di non toccare con mano. Faticare tra rocce monumentali e verdazzurro di prati e acque non è come mettere i passi in altri monti. I Pirenei sono quei posti che o non ci vai mai o ti danno appuntamento. Più ti porti cose dentro più ti restituiscono, meno parli e più pensi, più ti ascoltano.
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