venerdì 25 luglio 2008

giovanni

Senza dire nulla Giovanni recupera una mia poesia, "Quarto di Luna". Scrive la sua tesina di maturità "I mille volti della Luna" e poi la mette lì, in apertura, in compagnia, ahimè, di un verso di Neruda. Me lo dice qualche minuto prima di entrare al colloquio e mi manda il cuore in subbuglio. Per chi è, e per come lo ha fatto, vale più di uno stipendio da re. Dopo, faccio una fotocopia e nel caldo di luglio mi si sono raffreddate le mani. Grazie, Giò.

domenica 20 luglio 2008

l'unico

"L'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente"

(Jovanotti, "Fango")

giovedì 10 luglio 2008

'sto core

'Sto core analfabeta tu te lo sei portato a scola
e s'è imparato a leggere, e s'è imparato a scrivere
soltanto una parola, amore

(Totò)

domenica 8 giugno 2008

e improvvisamente

Cala come un velo veloce e inatteso, per quanto da sempre saputo,il sipario. L'anno di scuola, ancora lì nella mente e nei passi in quei tepori estivi di fine settembre, ieri, al massimo ierilaltro, invece è finito. Come un torrente che convinto di andare ancora di ansa in ansa, trova subitanea e accecante la foce. Mi ritrovo soprappensiero a mettere in borsa cose da leggere insieme che non avranno lunedì, e staranno lì fino a un perso lontano lunedì d'oltreestate. Stringo abbracci che mi danno gioia ma lasciano ferite sulla camicia: così senza poter recuperare un nuovo sorriso, un prossimo ciao? Sì, la strada inghiotte gli zainetti mezzi vuoti
di Sara,Marco,Cristina,Rosy,Ale,Ste,Andrea,Fra........e i caffè con chi, sparuto ma esistente adulto, condivide fatica e certezza di voler loro bene. Anno ventiseisimo e va sempre peggio con queste faccende di cuore.

lunedì 26 maggio 2008

vedo camminare

Chiuso
un uomo
dal fastidio
e dal livore
dalla stanchezza
dal
non ammesso dolore

giovedì 22 maggio 2008

il fuoco

Ti
ho iscritta
alla maratona
di Destiny Town
si parte
all'alba
e si gira
a mezzogiorno
sotto un fuoco
di sole
e di cielo
che pialla
da dentro
le ossa
anche le bisce
cessano di respirare
si fanno
sottili alle rocce
come muschio di fieno.
E arriverai
con la terra rossa
sudata alle gambe
chiudendo
gli occhi
per contar gli ultimi metri.
Io ti accoglierò
con una rosa

lunedì 28 aprile 2008

appesi

Prima eravamo appesi a un filo, adesso a un file