martedì 13 marzo 2007
la 850...29 anni dopo
La vista delle Meteore è un tuffo al cuore. Quasi 30 anni fa ci arrivavo dopo un' epopea di una settimana lungo la Jugoslavia di Tito, valicando i bazar di Pristina e i minareti di Skopje. Con tre amici sopra una Fiat 850 piena come un uovo, dentro e fuori. Nei tratti di rettilineo riuscivamo a toccare i 90 e giungemmo,calcolando i pochi soldi e come felici avventurieri, proprio lì, nella prima tappa in territorio greco: camping Rizos di Kalambaka. Sono quei nomi che uno si porta dietro stampati tutta la vita perchè in quel momento riassumono la vita che stai scoprendo. Guardo silenzioso fuori dal finestrino del pullman del tour scolastico che mi riporta laggiù, e di colpo quegli anni '70, ingurgitati allora a fiotti, mi sembrano a un metro. Cerco tra la macchia e le insegne di una Grecia sempre sconclusionata e affascinante; non voglio ammetterlo, ho paura di bruciare con l'ansia del presente curioso un passato irripetibile, ma cerco...Ed eccolo il cartello blu e ruggine con la freccia verso una staccionata tra gli ulivi. Camping Rizos, welcome. Faccio passare qualche minuto, mentre percorriamo il breve tragitto in direzione dei monasteri che già guardano dall'alto.La stessa strada, è lei. Quasi senza prepararmi mi alzo e sfilo il microfono del pullman. Dietro ci sono 40 ragazzi solo di un paio d'anni più giovani di quei noi . Così diversi, con cuffie, telefoni e pantaloni che noi non conoscevamo, visi ai quali voglio bene nel mio sforzo continuo di capirli. Gli dico dell'850 e di quel che si smuove in me. E, lo so, mi scombussolerà meravigliosamente quando planeremo sul mare di ulivi di Delfi, o misurerò, lasciandoli per un po', lo stadio di Olimpia, o ricorderò sui sassi di Micene e dell'Acropoli un caldo estenuante che mai ci avrebbe,sicuro, fatto arrendere. Ascoltano e ogni tanto, nelle ore seguenti, qualcuno mi affiancherà domandandomi di un mondo che non hanno più, di pazzie che aerei, genitori preoccupati e pigrizie inconsapevoli gli hanno cancellato e che però, dentro, forse sognano.
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4 commenti:
Paolo,
Camping Rizos di Kalambaka..."mitico" si dice oggi...e mitico era stato il viaggio attraverso la Jugoslavia che non c'è più, e poi attraverso una Grecia non ancora toccata dal turismo: ricordi quando, a Santorini (ad Oia - allora disabitata) abbiamo dormito sotto le stelle, nel un cortile di una casa diroccata fin dai tempi del terremoto del '56 (mitico anche quest'anno, ovviamente)? E quando siamo arrivati a Megalokorion, e ci suonavano le campane perchè arrivavano quattro garazzi turisti marziani a piedi con lo zaino in spalla? Ci sono stato ancora a Santorini, 4 o 5 anni fa: sono andato ad Oia illudendomi di ritrovare la stessa casa: mi sono perso fra bar e baretti, boutiques, alberghi, in mezzo a migliaia (sic) di turisti che fotografavano, tutti insieme, il tramonto - mitica anche questa foto di Santorini al tramonto...
Paolo,
vedo che le visite cominciano a fioccare da ogni parte dell' orbe terracqueo...il paolotenzingblog si difende e si diffonde !
Ho trovato un blog interessante :
http://lasignorafranca.blogspot.com
Anche alcuni commenti fanno riferimento a blogs interessanti.
A presto
Franz
Salve prof! sn giulia di 1'E!! ke bel blog.. x ora ho letto solo il primo intervento xk sn ttt lunghissimiiii! buon pomeriggio!
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